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LEGGERE

“I libri, loro non ti abbandonano mai. Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche, loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio e con immensa umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale” (Amos Oz)

CHI SONO

Laura Calosso, scrittrice, giornalista e traduttrice, laureata in Scienze Politiche e in Lettere, Culture Moderne Comparate, Letteratura Tedesca. Ho lavorato come giornalista e addetta stampa. La carriera di scrittrice di romanzi è iniziata con una menzione di merito al Premio Calvino, edizione 2008/2009. Il giornalismo d’inchiesta è la mia passione. Lavora nel mondo dell’editoria e per Rai.

UNA SVOLTA AL MIO DESTINO

… sono bastate due bustine di tè, comprate in una farmacia a New York, per imprimere una svolta  al mio destino.  Ero negli USA per far visita ai miei cugini che vivono in California. New York è stata l’ultima tappa del viaggio. I conservanti contenuti nel tè hanno scatenato un’epatite tossica, una reazione rara, ma da quel momento i miei progetti di vita e di lavoro sono stati stravolti. Volevo fare l’inviata in zone di crisi e invece  sono stata costretta a fermarmi. Una cosa ho capito: nel momento in cui la vita cambia come non vorremmo, è importante lottare in tutti i modi possibili, senza arrendersi. La vita ha più fantasia di noi e a volte ci riporta a noi stessi per vie inimmaginabili…

Questa sono IO…

… abito tra alberi e prati, appena fuori Asti, città dove sono nata. Ho avuto la fortuna di girare il Mondo e vedere cose che il processo di globalizzazione ha pian piano cancellato o stravolto. La costante necessità di re-inventarmi mi ha portato a essere la persona che sono oggi. E’ importante pianificare sempre, ma accetto il fatto che la vita fa ciò che le pare: può stenderti un tappeto rosso, oppure togliertelo all’improvviso da sotto i piedi. L’importante è non smettere di vivere e di impegnarsi nelle battaglie in cui si crede.

Scrivere, scrivere e ancora scrivere….

… da piccola non sognavo un mestiere in particolare. Mi piaceva molto leggere e disegnare. La scrittura è venuta dopo, quando ho iniziato a farmi domande e a osservare i dettagli della realtà. E’ questa curiosità per i particolari a legarmi ai libri. Tentare di comprendere le dinamiche tra esseri umani, costruire gallerie di personaggi collezionando gesti e parole, sono elementi che mi hanno portata a diventare scrittrice. Vivo la vita quotidiana come se fosse un’avventura.

…percorso giornalistico

… è la curiosità per il mondo ciò che mi ha portata alla scrittura. Ho iniziato a 16 anni per un bisettimanale locale che pubblicava “Intervallo” un inserto gestito da studenti. Da marginale, la scrittura è diventata il mio mestiere. Ho intrapreso un percorso giornalistico passando per la “gavetta” delle redazioni locali. Oggi il mio impegno è rivolto a inchieste che diventano il motore dei miei romanzi. “Il giornalismo deve essere una finestra sul potere, non una vetrina del potere” Sigfrido Ranucci a L’assedio, 11 novembre 2020.

Perché scrivere e leggere romanzi oggi?

“Nulla è importante se non la vita … Per questa ragione sono un romanziere.” Così scriveva nel 1925 David Herbert Lawrence nel saggio Why the Novel Matters.

Si scrivono e si leggono romanzi perché solo attraversando la vita degli altri, solo vivendo le vicissitudini di personaggi lontani da noi, possiamo aprire la mente a nuove esperienze, osservando la loro esistenza e la nostra da punti di vista originali.

I romanzi contengono risposte inattese a domande che non sappiamo porre né immaginare.