A ogni costo l’amore
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A ogni costo l’amore

A chi ha perso il filo…

La dedica che apre il romanzo “A ogni costo, l’amore” è rivolta ai lettori che sentono di aver smarrito la propria strada. Il protagonista è Mario, notaio in una cittadina di provincia. Ha vissuto una vita dalla quale ha cercato di escludere sistematicamente ogni forte emozione. È sposato da anni, senza figli, passa interminabili ore nel suo studio a redigere atti impeccabili e a gestire gli affari dei suoi clienti. Ma una sera, manca un’ora al suo cinquantesimo compleanno, osserva dalla finestra dello studio la fugace immagine di una ragazza che ondeggia eterea su scarpe rosse dai tacchi altissimi. Il fatto è in sé banale ma una crepa inizia a incrinare una finta impassibilità. Gli incontri casuali con un’ex compagna di scuola in cui si imbatte frequentemente e la richiesta di un favore speciale da parte di una cliente, la signora Gerbi, moglie del macellaio, agiscono su Mario con l’effetto di una lente d’ingrandimento spalancata sulla realtà dell’Italia contemporanea. Con mano leggera e ironia sottile viene tratteggiato il ritratto di un uomo alle prese con la crisi degli anni che passano. Pochi, sobri tocchi di pennello, restituiscono l’affresco del “piccolo mondo” della provincia italiana, con i suoi personaggi, i suoi tic, le sue verità nascoste.

Mondadori, 2011